Torbiere d’Iseo.

Maurizio Galasso, torbiere d'Iseo, Collezione privata Avellino
Maurizio Galasso
Torbiere d’Iseo,
Collezione privata Avellino
 
 
I tre quarti del quadro sono dominati dal colore verde, di varie tonalità, vanno dall’ocra gialla al verde muschio.
La zona alta è costituita da un filare di alberi dalla sinistra il verde degli stessi si fonde al blu del cielo, mentre a sinistra è il giallo a dominare fino ad arrivare al bianco puro per esaltare la luce.
Al centro ci sono i canneti che a sinistra scendono fino ad adagiarsi e a riflettere nell’acqua.
L’acqua è ferma, stagnante ma lascia intravedere la vita.
Nella zona alta del dipinto ad occupare una piccola parte è il cielo, dai colori blu e violacei a contrastare ed incorniciare i verdi della vegetazione.
Il cielo collabora alla costruzione delle chiome, andando a confondersi con esse.
L’atmosfera è piena di luce, magica.
scendendo  nei particolari della tecnica si nota che il cielo è formato da quadrati grandi le cui velature vanno a formare le varie sfumature delle nuvole. Il lavoro al centro è più elaborato e i quadrati colorati si dividono in vari sottomultipli, sempre più piccoli a delineare i particolari.
La presenza dell’uomo non si intravede, è assente, qui nulla ha modificato a suo piacimento.
E’ la sola natura la protagonista.
 

Margherite

Acrilico
Acrilico su tela 70 x 100 cm.

L’opera “Primavera” è forse uno dei miei dipinti più raffinati, dove la delicatezza del fiore è la sintesi di un concetto di più ampio respiro che rappresenta il tempo della rinascita, il paradosso dell’effimero e dell’eterno racchiuso in un solo soggetto pittorico.I pixel più chiari sembrano riflettere la luce del sole, esaltano il senso della rinascita e lasciano spazio all’immaginazione. Ci sembra di intravedere anche il paesaggio circostante, l’erba nuova e i colori del prato a primavera